Composto dalla studiosa di letteratura e di studi culturali Martina Bengert, dalla filosofa e poetessa Clio Nicastro e dallo studioso di letteratura e poeta Daniel Graziadei, il collettivo di traduzione mira a rendere accessibili a un pubblico di lingua tedesca alcune poesie della pensatrice e poetessa italiana Carla Lonzi, collocando queste poesie all’interno del suo lavoro di critica d’arte e attivista femminista.
Oltre al lavoro di traduzione comune, pubblicato nel volume Carla Lonzi: Durchdachtes Schach. Gedichte der Jahre 1958 bis 1963, che verrà pubblicato dalle edizioni b_books di Berlino nel 2024, il collettivo ha partecipato a diversi eventi e conferenze accademiche e culturali. Nel giugno 2022 ha organizzato il workshop «Das unerwartete Subjekt. Autenticità, autocoscienza e attivismo in Carla Lonzi» a Berlino, e nel febbraio 2023 Clio Nicastro ha tenuto il workshop «Form insistiert - Anordnungen der An- und Absprache bei Carla Lonzi» a Lipsia assieme a Max Walther
In vista della pubblicazione della traduzione tedesca di una selezione di poesie di Carla Lonzi, nell’aprile 2023 il collettivo ha potuto svolgere le sue ricerche presso l’Archivio Carla Lonzi a Roma, e nel maggio 2023 ha presentato il progetto e le sue riflessioni sulla traduzione collaborativa a un gruppo internazionale di traduttori e ricercatori in occasione della conferenza «Politics of Translation: Appropriation, Critique, Hospitality» presso il Centro Marc Bloch di Berlino. Questo progetto di traduzione e redazione è stato sostenuto dalla Humboldt-Universität zu Berlin e dalla borsa di studio «Residenza per Traduttori» del «Centro per il libro e la lettura» del Ministero della Cultura italiano.
————————————————
Clio Nicastro insegna Critical Theory e filosofia al Bard College Berlin e fa parte nel comitato direttivo dell’Harun Farocki Institut (Berlin).
Dopo aver conseguito un dottorato di ricerca in Estetica e teoria delle arti presso l’Università degli Studi di Palermo, si è trasferita a Berlino nel 2015 dove è stata DAAD postdoctoral fellow, VolkswagenStiftung fellow e ricercatrice all’ICI Berlin Institute of Cultural Inquiry. è autrice della monografia La Dialettica del Denkraum in Aby Warburg (2022, Palermo University Press) e co-curatrice con Cristina Baldacci et Arianna Sforzini dei volumi Over and Over and Over Again. Reenactment Strategies in Contemporary Arts and Theory (2022, ICI Berlin Press) e con Marta Laura Cenedese di Violence, Care, Cure (Self)perceptions Within the Medical Encounter (Routledge, in corso di stampa). Ha scritto, tra gli altri, su Harun Farocki, Adelina Pintilie, Philip Scheffner, Agnès Varda, Sandra Lahire, Rossana Rossanda. Sta preparando la sua seconda monografia sulla rappresentazione filmica dei disordini alimentari (Transcript, 2024). Ha organizzato diverse conferenze internazionali tra le quali «In Front of the Factory. Cinematic Spaces of Labour» e «Disordered Eating. Temporality, Normativity, Representability», risultato di progetti collettivi portati avanti insieme, tra gli altri, a Rosa Barotsi, Giulia Bruno, Nadine Hartmann, Hannah Proctor, Claudia Peppel, Marta Laura Cenedese, Roberta Martina Zagarella. Nel 2021 ha vinto il primo premio al concorso di poesia indetto dalla rivista Nuovi argomenti con la raccolta «Lasciando che accada di Nuovo».
Daniel Graziadei ha studiato Letteratura generale e comparata, inglese e spagnola presso la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera (LMU). Dal 2009 al 2021 ha lavorato presso l’Istituto di Filologia Romanza della LMU come ricercatore associato. Da allora, ha lavorato come professore associato, prima di letteratura latino-americana e didattica specialistica, e attualmente di letteratura spagnola e portoghese. Ha avviato e conduce il corso «Kreativ schreiben!» presso il Centro di scrittura della LMU. Scrive testi lirici, narrativi e drammatici in tedesco, inglese, spagnolo, italiano e talvolta in dialetto meranese. Gli piace combinare le parole con la fotografia e ama scrivere poesie dal vivo sulla vecchia macchina da scrivere da viaggio, incorporando le parole del pubblico, per leggere subito dopo l’opera prodotta collettivamente. Fa parte del gruppo artistico mo|men|tos. Daniel Graziadei traduce poesia e prosa scientifica dall’italiano e dallo spagnolo.
Martina Bengert ha conseguito il dottorato su Maurice Blanchot presso la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera. Dal 2020 è professoressa di letteratura, religione e studi di genere nelle culture romanze presso la Humboldt-Universität di Berlino. Basandosi sugli studi di genere, la sua ricerca si concentra sulla prospettiva filologica e religiosa del misticismo spagnolo, francese, italiano e tedesco del primo periodo moderno e del XX secolo, nonché su prospettive interdisciplinari sul pensiero spaziale dell’anima (sta attualmente lavorando alla pubblicazionie «Mystik und Neomystik. Topologie dell’anima in Teresa d’Ávila e Simone Weil»). Insieme a Max Walther (Università Bauhaus di Weimar) e Tom Sojer (Università di Erfurt), nel 2019 ha fondato il Simone-Weil-Denk-Kollektiv, dedicato alla mistica e filosofa francese Simone Weil all’interfaccia tra università, arte e cultura. Dal 2021 si occupa di ascetismo e spiritualità nelle opere di Marina Abramović. Martina Bengert traduce dal francese, dallo spagnolo e dall’italiano.
Credits foto: Sebastian Weiland per Martina Bengert / Martin Geier per Daniel Graziadei / Claudia Peppel per Clio Nicastro